“Va bene, facciamo che non vi tengo più all’oscuro! Il padrone è arrivato portando con sè Pluto, che vi renderà ricchi!”

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Protagoniste sono proprio le due divinità Ricchezza (Pluto) e Povertà (Penia). Nel mondo la ricchezza non è suddivisa equamente e non sembra premiare gli onesti: per questo, preoccupato per se stesso e il futuro del figlio, un anziano, povero, onesto cittadino di Atene, Cremilo, si reca presso l’oracolo di Delfi insieme al servo Carione. Dall’oracolo apprende che dovrà seguire la prima persona che incontrerà all'uscita dal tempio. Servo e padrone si trovano quindi davanti un cieco vestito di stracci che si rivelerà essere il dio Pluto, cui Cremilo offre di ridare la vista per distinguere tra onesti e disonesti. Il dio Penia tenta di fermarlo: l’equa distribuzione della ricchezza sarebbe un male, in quanto solo la Necessità spinge gli uomini a lavorare e a progredire. Ma nonostante gli avvertimenti di Penia, Cremilo ha ormai deciso…
In un mondo alla rovescia dove tutti diventano ricchi e benestanti, i personaggi di Aristofane – Zeus compreso – offrono racconti paradossali e gag spassose, dai quali emerge che, persino quando le cose sembrano raddrizzarsi, niente funziona veramente e tutti hanno comunque motivo di lagnarsene, come nella migliore tradizione umana.

Direzione scientifica e drammaturgica
ELISABETTA MATELLI
Direzione artistica e regia
CHRISTIAN POGGIONI
Assistenza direzione artistica e regia
ERMELINDA ÇAKALLI
Musiche e canti
ADRIANO SANGINETO
LUCIA AMARILLI SALA
Scene e costumi
DINO SERRA
Una produzione
Università Cattolica del Sacro Cuore  Corso di Alta Formazione Teatro Antico in Scena 2017
in collaborazione con
KERKÍS. Teatro Antico in Scena

Con  gli allievi del Corso di Alta Formazione Teatro Antico in Scena
dell' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano